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Lanzada, situata a mezz’ora da Sondrio, è una piccola località con un futuro brillante. L’edizione recente del Dreamland Festival, svoltasi l’8 e il 9 settembre, ha lasciato entusiasti per quanto riguarda il futuro, considerando i risultati ottenuti. Questi due giorni sono stati caratterizzati da spettacoli esplosivi tenuti da rinomati artisti delle scene elettronica e urban, tra cui Salmo, Afrojack, Topic, Rose Villain, Marten Horger, Grimix, Miles, Marc Benjamin, Goodboys, Gabry Ponte, Morten, e persino una performance esclusiva italiana di Don Diablo.

Uno degli organizzatori, Alessandro Negrini, ha condiviso la sua passione per la musica elettronica e l’obiettivo di portare artisti da tutto il mondo in questa valle. Dopo aver registrato un aumento delle presenze del 50% rispetto al 2022, Negrini ha rivelato che è già al lavoro per la prossima edizione. “L’idea del festival è nata dalla mia passione per la musica elettronica. Sono un dj producer, il mio progetto ora si chiama Renaissance e portare questo genere di musica nella mia terra è una sfida che mi entusiasma e mi spinge a fare sempre meglio”, ha detto Negrini.

Le 10.000 persone presenti quest’anno rappresentano un solido punto di partenza per la prossima line-up del festival. L’incrocio tra i dj e la musica urban è il giusto connubio per attrarre una vasta gamma di pubblico, e questo sarà il focus per le edizioni future. “Inizialmente, come dj producer, sognavamo in grande e guardavamo a modelli come Dimitri Vegas & Like Mike e il Tomorrowland. Questa ambizione ci ha portato dalla prima edizione nel 2017 alla sesta di quest’anno”, ha aggiunto Negrini.

Quest’avventura è iniziata dall’entusiasmo e dall’esperienza sul campo. “Con il tempo, superando ostacoli economici e la sfida di portare tanti artisti in una location come questa, ora stiamo raccogliendo i frutti”. Ma come è iniziato tutto? Grazie all’appoggio di una filantropa che desidera rimanere anonima e che è rimasta affascinata dalle montagne durante il primo evento. Questa persona ha creduto nel progetto di Negrini e del suo socio Stefano Faldrini, che hanno successivamente costituito un solido team interno. La data dell’edizione successiva non è stata ancora annunciata, ma è in fase di produzione un docufilm che anticipa l’edizione del 2024. “Prendiamo un anno per organizzare un evento simile. È un grande investimento”, ha spiegato Negrini. “Stiamo creando una vasta gamma di contenuti”.

Nel frattempo, il festival ha ricevuto riconoscimenti sia dal pubblico che dagli artisti internazionali, i quali hanno scoperto la bellezza della Valmalenco attraverso il Dreamland Festival. Questa è una terra che desideriamo far conoscere al mondo per le sue straordinarie opportunità paesaggistiche e turistiche. Siamo immersi nella natura e ci impegniamo a promuovere attività che rispettino l’ambiente. Per le prossime edizioni, puntiamo a coinvolgere partner ecologici per organizzare attività durante il giorno, prima dei set e dei concerti.

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